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DIRETTIVA CASE GREEN

Direttive case Green: ecco di cosa si tratta

E se ti dicessimo Direttive Case Green, tu cosa ci risponderesti? No, non è un’interrogazione, anzi, al contrario te ne vogliamo parlare noi di TGC. Buona lettura!

Direttive case green: ecco di cosa si tratta

Quando si parla di casa Green si fa riferimento ad una tipologia specifica di abitazione, ovvero quella ecosostenibile, e più nello specifico si fa riferimento a quegli edifici con un basso fabbisogno energetico, cioè che sono in grado di garantire un adeguato comfort interno, seppur con un consumo minimo di energia. E fin qui, ci siamo. Un’altra cosa che noi di TGC vogliamo dirti, per comprendere meglio, è che una casa che è definita Green soddisfa il proprio fabbisogno energetico grazie ad energia prodotta da fonti rinnovabili.

Inoltre va detto che una casa Green può essere indubbiamente una struttura ex-novo, che sarà dotata di tutta una serie di accorgimenti pensati appunto per il risparmio energetico, ma è anche possibile riqualificare un edificio esistente preesistente, attraverso degli interventi di efficientamento energetico.

Dunque, sia che si tratti di una casa da costruire, sia di una casa da riqualificare, devi sapere che l’obiettivo delle case Green è quello di riuscire ad offrire benessere abitativo elevato con un impatto minimo sull’ambiente. Come? Ad esempio dotando la casa di un impianto fotovoltaico, o ancora di un isolamento termico dell’involucro, ma anche di un tetto verde o ancora di un sistema per il recupero dell’acqua piovana. Fin qui, pensiamo che sia tutto chiaro, ma fatta questa premessa, andiamo a conoscere meglio i dettagli di questa Direttiva case Green.

Devi sapere che nella sessione plenaria del 12 marzo 2024, dopo un anno di intenso dibattito, il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla Direttiva Europea Case Green (Direttiva sull’Efficienza Energetica degli Edifici, EPBD). In attesa dell’approvazione formale da parte del Consiglio e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si stanno esaminando gli aspetti tecnici proposti da questa nuova direttiva.

La direttiva Case Green, inclusa nel pacchetto di riforme “Fit for 55” (“Pronti per il 55%”), mira a ridurre le emissioni dell’Unione Europea per raggiungere l’ambizioso obiettivo di emissioni zero entro il 2050, attraverso la ristrutturazione e il miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio europeo e l’ottimizzazione dei sistemi di condizionamento.

Dunque, se ti stai chiedendo qual è l’obiettivo principale della Direttiva case Green sappi che è proprio quello di ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030, con una visione ancora più audace per il 2050: certificare che il patrimonio edilizio sia a emissioni zero, raggiungendo la neutralità climatica. Si prevede che almeno il 55% della riduzione del consumo energetico derivi dalla riqualificazione degli edifici meno efficienti e più energivori.

Secondo le statistiche fornite dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e le stime dell’Associazione italiana dei costruttori edili (Ance), l’Italia ospita circa 12 milioni di edifici residenziali, con un’attenzione prioritaria rivolta ai circa 9 milioni di edifici con prestazioni energetiche inferiori. Inoltre, secondo le stime dell’Enea, il 70% degli edifici italiani appartiene a classi energetiche inferiori alla D, il 30,3% è in classe G, il 24% in classe F e il 15,6% in classe E, quindi i lavori di riqualificazione coinvolgeranno la maggior parte degli edifici italiani

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